3 febbraio 2015

Ancora parenti… oddio, non finiscono mai

Succede un po’ come con le ciliegie, che una tira l’altra.
Abbiamo cominciato con il vice Sindaco, Alberto Ventura, che ha messo il suo papà nella commissione ecologia e ne sono spuntati altri: l’assessore Romagnoli mette il marito, l’assessore Salvini, la sorella. Il consigliere Balzi vede assegnato un posticino al figliolo e la consigliera Stefania Calubini vede accontentate le aspirazioni del proprio papà, sistemato alla Casa di Riposo (non siate inopportunamente maliziosi: come membro del Consiglio di Amministrazione, non come ospite).
Ed ecco la nuova ciliegina: poteva il capogruppo Giovanni Albini essere da meno di due semplici consiglieri? Assolutamente no! Così la moglie, Stefania Falappi, viene nominata come membro del Consiglio di Amministrazione della scuola materna “G. Garibaldi” di Molinetto, con Decreto del Sindaco n. 19, del 29 settembre 2014.
Insomma, parecchi dei rappresentanti della maggioranza hanno qualche familiare in Enti o commissioni di nomina comunale. Mancano all’appello gli assessori Zotti e Gozzetti, i consiglieri Marchesini e Piccinelli, il Presidente del Consiglio comunale, Tonni e il Sindaco.
Siamo a sei su dodici, che è il 50%.
Sembra che in certi Comuni della Campania e della Calabria si riesca a fare di meglio. Questione di allenamento, si vede.


1 febbraio 2015

Tante nomine e tanti parenti

-A metà gennaio, abbiamo chiesto l’annullamento della delibera di nomina della Commissione ecologia, in quanto il vice Sindaco, Alberto Ventura, ha votato per la nomina del proprio papà, Rinaldo Ventura, in senso alla commissione.
L’amministrazione Comunale ha riconosciuto il proprio errore (mancato rispetto dell’art. 78 del Testo Unico degli Enti Locali) e ha provveduto – con deliberazione n.5 del 12 gennaio - ad annullare la nomina in questione.
Con delibera successiva, n. 6 dello stesso giorno, la maggioranza ha provveduto quindi a nominare nuovamente il sig. Rinaldo Ventura nella commissione ecologia, questa volta senza il voto del figlio.
Si è così persa un’occasione, in quanto assisteremo ancora alla imbarazzante situazione per cui, nella stessa commissione siedono insieme padre e figlio. E si noti che si tratta di una commissione molto importante, non fosse che per il tema della discarica, dove sarebbe importante avere contributi diversi e non riunioni di famiglia”.
A questo punto, come lista “Per un Comune amico” riteniamo doveroso evidenziare che questo non è un caso isolato: per la nomina della Commissione Diritto allo Studio, infatti, l’assessore Alessandra Romagnoli che vota a favore della nomina del proprio marito.
Ma non finisce qui: anche per la nomina della Commissione Urbanistica assistiamo a una situazione analoga, in quanto l’assessore William Salvini vota a favore della nomina della propria sorella, Paola.
A questo punto, ci sembra doveroso chiedere l’annullamento delle deliberazioni di Giunta comunale n. 163 e 164 dello scorso anno, in quanto non viene rispettato il dettato dell’art. 78 del TUEL, che obbliga gli amministratori locali a non partecipare alla votazione quando sono in ballo questioni che riguardano loro parenti stretti.
Tale situazione, a nostro avviso, si presta a una duplice lettura, di merito e di metodo.
Per il merito, non resta che constatare che la nostra amministrazione comunale tende a riempire tutti i posti possibili con i parenti stretti di assessori e consiglieri. Questo lo vediamo, oltre ai casi citati, con la nomina nella commissione ecologia del figlio del consigliere Lorenzo Balzi.  Stessa situazione, inoltre, per quanto riguarda le nomine nel consiglio di amministrazione della casa di Riposo, dove si nomina il sig. Battista Calubini,  papà del consigliere comunale, Stefania Calubini.
Per quanto riguarda gli aspetti di metodo, infine, si può osservare che l’amministrazione comunale procede senza conoscere o tenere conto delle norme di base della vita di un ente locale, a cominciare dall’art. 78 del Testo Unico, che riguarda i doveri degli amministratori pubblici.
Possibile che in un Comune di oltre 12.000 abitanti non ci siano persone valide, al di fuori dei parenti stretti? non scandalizziamoci, allora, per le varie parentopoli che di frequente riempiono le cronache italiane.

Lettera al Giornale di Brescia del 1 Febbario 2015
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