-A metà gennaio, abbiamo chiesto
l’annullamento della delibera di nomina della Commissione ecologia, in quanto
il vice Sindaco, Alberto Ventura, ha votato per la nomina del proprio papà,
Rinaldo Ventura, in senso alla commissione.
L’amministrazione Comunale ha
riconosciuto il proprio errore (mancato rispetto dell’art. 78 del Testo Unico
degli Enti Locali) e ha provveduto – con deliberazione n.5 del 12 gennaio - ad
annullare la nomina in questione.
Con delibera successiva, n. 6
dello stesso giorno, la maggioranza ha provveduto quindi a nominare nuovamente
il sig. Rinaldo Ventura nella commissione ecologia, questa volta senza il voto
del figlio.
Si è così persa un’occasione, in
quanto assisteremo ancora alla imbarazzante situazione per cui, nella stessa
commissione siedono insieme padre e figlio. E si noti che si tratta di una
commissione molto importante, non fosse che per il tema della discarica, dove
sarebbe importante avere contributi diversi e non riunioni di famiglia”.
A questo punto, come lista “Per
un Comune amico” riteniamo doveroso evidenziare che questo non è un caso
isolato: per la nomina della Commissione Diritto allo Studio, infatti, l’assessore
Alessandra Romagnoli che vota a favore della nomina del proprio marito.
Ma non finisce qui: anche per la
nomina della Commissione Urbanistica assistiamo a una situazione analoga, in
quanto l’assessore William Salvini vota a favore della nomina della propria
sorella, Paola.
A questo punto, ci sembra
doveroso chiedere l’annullamento delle deliberazioni di Giunta comunale n.
163 e 164 dello scorso anno, in quanto non viene rispettato il dettato
dell’art. 78 del TUEL, che obbliga gli amministratori locali a non partecipare
alla votazione quando sono in ballo questioni che riguardano loro parenti
stretti.
Tale situazione, a nostro avviso,
si presta a una duplice lettura, di merito e di metodo.
Per il merito, non resta che
constatare che la nostra amministrazione comunale tende a riempire tutti i
posti possibili con i parenti stretti di assessori e consiglieri. Questo lo
vediamo, oltre ai casi citati, con la nomina nella commissione ecologia del
figlio del consigliere Lorenzo Balzi. Stessa
situazione, inoltre, per quanto riguarda le nomine nel consiglio di
amministrazione della casa di Riposo, dove si nomina il sig. Battista Calubini,
papà del consigliere comunale, Stefania
Calubini.
Per quanto riguarda gli aspetti
di metodo, infine, si può osservare che l’amministrazione comunale procede
senza conoscere o tenere conto delle norme di base della vita di un ente
locale, a cominciare dall’art. 78 del Testo Unico, che riguarda i doveri degli
amministratori pubblici.
Possibile che in un Comune di
oltre 12.000 abitanti non ci siano persone valide, al di fuori dei parenti
stretti? non scandalizziamoci, allora, per le varie parentopoli che di frequente
riempiono le cronache italiane.
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Lettera al Giornale di Brescia del 1 Febbario 2015
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